Il tempo deformato: alla scoperta della percezione soggettiva del tempo.

Perché abbiamo una differente percezione del tempo a seconda delle circostanze? Claudia Hammond, studiosa inglese di psicologia applicata e presentatrice di All in the Mind, noto programma radiofonico della BBC, autrice di “Time Warped: Unlocking the mysteries of Time Perception”, prova a rispondere a questa domanda.

Il tempo che abbiamo a disposizione ogni giorno è elastico. Proust stesso ce lo insegna. E' vero che formalmente le ore del giorno sono 24, né più, ne meno. Perfino l'anno bisestile difficilmente incide sul tempo di cui possiamo disporre. Ma, come ci spiega la Hammond, l'esperienza soggettiva del tempo che passa è influenzata dalle circostanze: immaginate di aver chiuso l'auto dimenticando le chiavi nel bagagliaio. Il tempo vi sembrerà non passare mai. Come vola invece nei momenti piacevoli!

Un altro esempio: un uomo si accorge che la moglie, costretta a letto dall'influenza, lamenta che ci impiega tanto tempo ogni volta che gli chiede di portarle un bicchiere d'acqua, mentre per lui è solo il minimo tempo necessario per scendere in cucina e tornare con l'acqua. Così decide di fare un esperimento: chiede alla moglie di stimare il tempo che ogni volta egli impiega per andare in cucina e tornare con quanto richiesto, misurandole di volta in volta la febbre. Egli rileverà, al termine di una serie di misurazioni, che quando la febbre è più alta, la percezione del tempo da parte della moglie è maggiore, deducendone infine che più sta male, più il tempo le sembrerà lungo.

E ancora pensiamo a come l'essere spaventati, piuttosto che rilassati, modifichi la percezione della velocità con cui il tempo scorre. Potremmo arrivare a chiederci se disturbi quali la depressione e la sindrome da deficit dell'attenzione e iperattività non siano correlati ad una particolare percezione del tempo. Vi è poi un fenomeno a tutti noi ben noto che viene definito “il paradosso delle vacanze”. Quando siamo in vacanza il tempo passa velocemente, facciamo e vediamo cose nuove, le nostre giornate si svolgono in modo diverso dalla solita routine, non ci annoiamo ed il tempo vola! Quando però, terminate le vacanze, rientriamo al lavoro e ripensiamo al periodo appena trascorso, esso ci sembrerà molto più lungo rispetto a quando lo abbiamo vissuto. Ciò che cambia è proprio la presenza di stimoli nuovi, situazioni nuove, che costringono il nostro cervello a operazioni diverse. Così, se vogliamo che il nostro weekend duri più a lungo, suggerisce la Hammond, riempiamolo di novità, usciamo di casa e facciamo cose sempre diverse! Il tempo libero ci sembrerà molto più lungo.

Queste osservazioni sono importanti perché il modo in cui percepiamo il tempo è cruciale per la nostra vita. Eppure, sembra che non vi siano aree del nostro cervello deputate alla misurazione del passaggio delle ore e dei minuti.

Insomma, il modo in cui percepiamo il tempo è ancora in gran parte sconosciuto, ma sicuramente esso è influenzato dalle emozioni e dalla memoria. Una delle conclusioni della Hammond è questa: se abbiamo la sensazione che il nostro tempo scorra velocemente, significa che abbiamo una vita piena e felice. Potrebbe anche essere vero, ma metaforicamente è come stringere la sabbia nel pugno: essa scivolerà comunque fra le dita. Ed il tuo tempo come scorre?

 

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