La scissione tra amore e desiderio è una delle cause più diffuse della crisi del rapporto di coppia. Già Freud nel 1912 scriveva che gli uomini “dove amano non provano desiderio, e dove lo provano non possono amare”.
Un noto psicoanalista e studioso nordamericano, Morris N. Eagle (Attachment and Sexuality, 2005), spiega la scissione tra amore e desiderio in termini di rapporto intrinseco tra il sistema della sessualità ed il sistema dell’attaccamento.
Mentre il desiderio sarebbe governato dal sistema sessuale dell’accoppiamento la cui meta è la riproduzione, l’amore sarebbe governato dal sistema dell’attaccamento o del legame la cui meta è il mantenimento di un’associazione durevole per la sopravvivenza della progenie dipendente.
Il legame di coppia “sfrutta” il già esistente sistema di attaccamento neonato-caregiver (la mamma o altra figura primaria di accudimento) per il nuovo scopo di mantenere un’associazione durevole tra partner adulti in grado di riprodursi. In altre parole, è l’attaccamento, non il sesso, che tiene unite a lungo le coppie adulte.
I due sistemi della sessualità e dell’attaccamento non solo sono distinti, ma addirittura antagonisti. Affinché qualcuno diventi una figura di attaccamento è necessario che sia familiare e abbia un comportamento prevedibile. Tratti come la novità, la non familiarità e l’imprevedibilità sono incompatibili con la funzione di figura di attaccamento. Non ci si lega con una persona nuova e sconosciuta. Dall’altra parte, sembra che l’eccitazione sessuale venga ridotta dalla familiarità e dalla prevedibilità e intensificata dalla novità, dalla non familiarità e dalla diversità e persino dalla proibizione e dall’illiceità.
Ciò comporta che l’individuo che ha una relazione monogama a lungo termine si trova alle prese con la necessità di integrare le spinte contraddittorie dei sistemi motivazionali dell’attaccamento e della sessualità.
Dal punto di vista biologico, evolutivo, il fatto che l’attrazione sia aumentata dalla novità e dalla non familiarità è estremamente adattivo nella situazione della famiglia di origine, in quanto incoraggia a scegliere “oggetti estranei” per l’accoppiamento e scoraggia la “scelta” di un membro della famiglia. Al tempo stesso, nella misura in cui queste caratteristiche continuano ad operare, rappresentano una potenziale minaccia alla stabilità e longevità di relazioni fisse a lungo termine. La manifestazione più evidente di questa correlazione è la grande diffusione dei rapporti sessuali extraconiugali.
Una strategia importante per fronteggiare questa sfida è l’integrazione e la parziale sostituzione dell’eccitazione e dell’interesse sessuali con un legame emotivo (attaccamento). La miglior ricetta per una relazione durevole e soddisfacente è molto probabilmente una combinazione di persistente attrazione fisica (anche se non così intensa come durante la prima fase) e di soddisfazione sessuale e l’instaurarsi di un vicendevole attaccamento.
Gli stili di attaccamento (un sistema dinamico di comportamenti che contribuiscono alla formazione di un legame specifico fra due persone, un vincolo le cui radici possono essere rintracciate nelle relazioni primarie che si instaurano fra bambino e adulto) contribuiscono a rendere possibile o meno tale integrazione. L’attaccamento insicuro-evitante è associato a una più alta probabilità di scissione tra amore e desiderio. Un individuo che continua ad essere evitante nei confronti del partner sta reagendo in maniera difensiva, come se stesse vivendo il partner come rifiutante e/o intrusivo, allo stesso modo con cui sperimentò le figure genitoriali primarie. Pertanto l’individuo evitante sembra essere caratterizzato da una difficoltà a instaurare e mantenere un legame di attaccamento e da un relativo scollamento tra sesso e attaccamento, entrambi fattori non favorenti la longevità di una relazione. Viceversa, L’individuo con uno stile di attaccamento sicuro, avendo risolto i problemi di attaccamento coi genitori, ha compiuto il passaggio evolutivo dai genitori al partner attuale come figura di attaccamento e sarà meno incline a identificare il partner con la figura genitoriale riuscendo ad integrare con successo desiderio e amore.