Di Armonia risuona e di Follia è il titolo del nuovo saggio di Eugenio Borgna, pubblicato da Feltrinelli.
Borgna può essere universalmente riconosciuto come il più grande psichiatra italiano. 82 anni, primario emerito di Psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara e libero docente in Clinica delle malattie nervose e mentali presso l’Università di Milano, nella stagione basagliana ha combattuto in trincea, smantellando il manicomio femminile di Novara.
Questo suo ultimo saggio trae il titolo da una poesia di Georg Trackl, geniale poeta austriaco che si situa a cavallo tra ‘800 e ‘900, e che esprime una malinconia nostalgica e friabile, scrive Borgna, gentile e luminosa, ed è forse così che il Nostro vorrebbe trasmettere l’idea dei tormenti dell’anima, come una grande metafora della condizione umana tra le derive di una profonda sofferenza e le accensioni creative di poeti e letterati del calibro di Nelly Sachs o di Virginia Woolf, di Nietzche o di Kierkegaard…
Un libro che offrirà al suo lettore innumerevoli spunti di riflessione, e che invoglierà a intraprendere o riprendere molte letture, a rivedere i dipinti di El Greco o di De Chirico, o ancora a cimentarsi nella visione di film, dal più classico Il posto delle fragole di Ingmar Bergman al recente Melancholia di Lars Von Trier, con una prospettiva nuova per guardare e conoscere il mondo della follia, un mondo che risiede in ciascuno di noi in quanto condizione umana che alberga nel fondo di ogni anima.